Stagione 11/12



08, 09 E 15 OTTOBRE 2011

Sogno di una notte di mezza estate

di William Shakespeare
Regia di Renzo Mariani
Compagnia Teatroindirigibile, Figino Serenza

I matrimoni sono raramente un fatto d’amore. È in questo contesto che si intrecciano le vicende di Ermia, che ama Lisandro ma che il padre vuole costringere a sposare Demetrio, amato a sua volta da Elena, del Duca Teseo, che sta per sposare Ippolita, e degli abitanti del regno notturno della foresta, Oberon e Titania e l’astuto Puck con il loro seguito di Elfi e Fate. La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un proprio distinto linguaggio: quello delle fate che al verso sciolto alterna canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico. Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve.


29 OTTOBRE 2011

Fantasma

produzione Peccati di Scena
Regia di Luca Chieregato
Compagnia Peccati di Scena, Milano

Fantasmi (un po’ Eduardo, un po’ no). I fantasmi siamo noi, diceva Eduardo. Incatenati siamo. Incapaci di purezza e inadeguati all’amore, ci portiamo dentro una pena di vivere che ci rende miseri e ciechi. Solo due esseri, in questa storia, sembrano amarsi senza catene. Loro sì che sono fantasmi, quelli veri. Con occhi acerbi, allegri e aperti, ci guardano vivere a malapena e non si capacitano di come sappiamo complicare tutto. A vederli così, sono gli unici a essere profondamente umani.


19 e 26 NOVEMBRE 2011

Il malato immaginario

di Molière
Regia di Renzo Mariani
Compagnia Teatroindirigibile, Figino Serenza

Scritta nell’ultimo anno di vita di Molière, la commedia è intrisa di realismo. Lo stesso protagonista, che si presenta come un classico personaggio farsesco, pronuncia a tratti affermazioni lucide e ragionevoli, mostrando un cinismo e una disillusione che tradiscono le amare riflessioni dello stesso autore, il quale approfitta delle occasioni comiche offerte dalla trama per introdurre in modo inaspettato un’aspra denuncia della società a lui contemporanea.


30 DICEMBRE 2011

La canzone di Pinocchio

tratto da una fiaba di Carlo Collodi
di Andrea Giannoni
Regia di Andrea Giannoni
Compagnia Manufatti Teatrali, San Giovanni Valdarno

Narrazione e musica, un intreccio indissolubile. Dalla combinazione di questi ingredienti nasce “La Commedia di Pinocchio”. Un po’ spettacolo teatrale, un po’ operina musicale, certamente una storia universale. Non esiste cultura, tradizione, regione al mondo, che consideri Pinocchio lontano dai propri valori e dalle proprie regole. Pinocchio è italiano, russo, francese, americano, africano, giapponese, indiano, buddista, musulmano, cattolico, protestante, popolare, d’elite, di destra e di sinistra. Dopo quasi un secolo e mezzo, il capolavoro di Collodi non ha smesso di suggerire interpretazioni e riletture. Questa volta proviamo a raccontare la storia del famoso burattino come se fosse una lunga canzone…


21 GENNAIO 2012

La gesetta del Pasquiroeu

di Severino Pagani
Regia di Marzio Omati
Compagnia I Barlafuss, Milano

L’impegno di un prete, dotato di una carica umana e di una simpatia notevolissime, che si comporta in modo anticonformistico ma fedele all’insegnamento evangelico di stare in mezzo alla gente, la più povera, pronto a tutte le critiche pur di salvare una sua pecorella finita sul marciapiede. Due diversi modi di vedere la missione sacerdotale: quella reale e non condizionata dai tempi in cui vive il sacerdote – siamo agli inizi degli anni 60 – messa a confronto con quella del giovane nipote, anche lui prete, emblema di una Chiesa sì aperta ma imborghesita, e più portata all’esteriorità dell’apparire che non al voler evangelizzare come si dovrebbe.


04 FEBBRAIO 2012

La monaca di Monza

di Mara Gualandris e Loredana Riva
Regia di Loredana Riva
Compagnia La Sarabanda, Olgiate Molgora

Dopo anni, la voce di Marianna de Leyva, Signora di Monza, rompe il silenzio, riemerge dalla polvere della prigionia per raccontare la sua verità. La stessa Marianna, sopravvissuta alle sue colpe, ci accompagna lungo le tappe della sua esistenza, sospesa tra l’accettazione della segregazione nel chiostro e il richiamo della sua natura passionale; la storia di una bimba vittima della sopraffazione paterna, forzata alla monacazione, e di una donna protagonista di uno scandalo. Lei, monaca indurita nell’animo, che intravede l’amore nel volto di un uomo scellerato, nelle sue parole assapora la vita e tra le sue braccia scopre la passione. Lui, che inizia a corteggiarla per sfidare la morale, ma che finirà per amarla sinceramente. È la vita che comincia a gridare, ma nella sacralità del convento quell’impeto finirà per travolgerli, costringendoli a commettere i delitti più efferati, trascinandoli verso la tragedia.


12 FEBBRAIO 2012

Schiaccianoci e il re dei topi

di Ernst T. Hoffmann
Regia di Dianora Marabese
Compagnia Teatroindirigibile, Figino Serenza

Ve li immaginate, i Natali di una volta? I Natali di cent’anni fa, quando i pini decorati splendevano alla luce di candele in attesa di Mezzanotte, i bambinetti vestiti a festa danzavano sotto l’albero vestiti da soldatini e da principesse? Nella casa del borgomastro di Norimberga, tanti anni fa, il Natale era proprio quello di una volta. Clara, figlia del ricco borgomastro, mentre guardava ballare le bambole meccaniche si era imbattuta in quello schiaccianoci di legno, e l’aveva scambiato per uno dei suoi regali di Natale… Inizia una grande festa, nel palazzo incantato del Regno dei Dolci. Una vera e propria favola, insomma, una di quelle storie che la dolce Clara aveva sospirato centinaia di volte, nell’oscurità della sua cameretta… Una storia di magia e di mistero, una storia che sembra quasi un sogno… o che forse lo è per davvero?


10, 11 E 17 MARZO 2012

Cyrano de Bergerac

di Edmond Rostand
Regia di Renzo Mariani
Compagnia Teatroindirigibile, Figino Serenza

“Amante – non per sé – molto eloquente, qui riposa Cyrano Ercole Saviniano Signor di Bergerac, che in vita sua fu tutto e non fu niente!”. L’opera di Rostand è stata tradotta, adattata e interpretata innumerevoli volte: Cyrano è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. La sua geniale temerarietà, la drammaticità della sua fiera esistenza, vissuta pericolosamente all’insegna del non piegarsi mai alla mediocrità e alle convenienze, costi quel che costi, ne fanno un autentico eroe romantico e al contempo un personaggio straordinariamente moderno. Tanto che il singolare spadaccino guascone continua con successo a calcare le scene teatrali.


14 E 21 APRILE 2012

Il signore delle mosche

di William Golding
Regia di Dianora Marabese
Compagnia Teatroindirigibile, Figino Serenza

Un aereo cade su un’isola deserta mentre è in corso un conflitto planetario. Sopravvivono solo alcuni ragazzi che si mettono subito all’opera per riorganizzarsi senza l’aiuto e il controllo degli adulti. Potrebbe essere l’inizio di una meravigliosa avventura, invece qualcosa comincia a non funzionare come dovrebbe e si sviluppa una vicenda che metterà a nudo gli aspetti più repressi e selvaggi della natura umana. Premio Nobel 1983, Golding affermava che “il nemico da cui dobbiamo particolarmente guardarci siamo sempre noi stessi”, e amava riassumersi dicendo che “l’uomo produce il male come le api producono il miele”. Una grande prova per i giovani attori alle prese con “la fine dell’innocenza, la durezza del cuore umano, la caduta nel vuoto del vero amico…”.